LA CITTÀ CHIAVE

Se anche la caduta di Pokrovsk è un capitolo della guerra ibrida in Ucraina

Non solo droni: attacchi informatici, sabotaggi di linee telefoniche o di cavi sottomarini, tecniche deepfake, operazioni di disinformazione in grande stile. Persino l’assedio del centro del Donetsk diventa oggetto delle strategie parallele con cui viene condotto il conflitto. «È anche un modo per mettere alla prova gli Stati democratici», dice a Domani l’analista svedese Patrik Oksanen

Video e post di soldati russi tra le rovine di Pokrovsk che sventolano bandiere, l'annuncio di Mosca che la città nel Donetsk – dove si combatte da più di 21 mesi – sarebbe in pieno controllo russo. E la smentita dei comandi militari ucraini: a Pokrovsk si combatte ancora e gli annunci russi sono «dichiarazioni roboanti» per influenzare i negoziati e la percezione sull'andamento della guerra. Uno schema fatto di annunci, video da verificare con tecniche Osint e centinaia di post sulle varie piat

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