- In questi giorni ho scoperto altre vittime doppie. Al ristorante Skamiejka, presentato sui social come «un angolo di anima russa a Varsavia», da giorni arrivano telefonate con insulti e cattive recensioni sui siti specializzati.
- «Se va avanti così, dovrò licenziare i dipendenti, che sono quasi tutti ucraini», ha detto la proprietaria del ristorante, russa, che tuttavia è oramai rassegnata alla crescita di sentimenti ostili nel paese dove ha scelto di vivere e lavorare.
- Qui sta avvenendo una cosa mai vista in Europa, per lo meno dalla fine della Seconda guerra mondiale. Cittadini, che per far posto a una famigliola ucraina dormono in corridoio.
«Trovandomi qui, in questo luogo, vicino a questo cimitero, trovo da dire soltanto: la guerra è una follia. La guerra stravolge tutto, anche il legame tra i fratelli. La guerra è folle, il suo piano di sviluppo è la distruzione». Queste le parole di papa Francesco al Sacrario militare di Redipuglia, visitato nel 2014 per ricordare il centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale e per ricevere il foglio matricolare del nonno Giovanni, soldato nelle trincee tra il Piave e l’Isonzo. Lo h



