il caso

«No al genocidio». Da nord a sud cresce la protesta dei portuali

Le azioni contro il transito e il carico di armi hanno interessato principalmente i porti del nord e del centro Italia, ma anche nel sud iniziano ad esserci i primi blocchi. I ricatti contrattuali e il tipo di logistica influiscono sulle azioni concrete

Uno dei volti delle manifestazioni che hanno attraversato l’Italia per dire no al genocidio a Gaza è sicuramente quello dei sindacati di base dei portuali. La storia di disobbedienza civile dei lavoratori dei porti però non è iniziata pochi giorni fa e il successo delle loro lotte non si limita alla partecipazione di massa che hanno ottenuto con la recente manifestazione nazionale a sostegno della Palestina. Il primo episodio di disobbedienza è avvenuto nel 2019, quando un gruppo di portuali di

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