Il cantante hip-hop rischia comunque fino a venti anni di carcere. Scongiurato invece l’ergastolo. La giuria del tribunale federale di New York ci ha messo tre giorni a raggiungere il verdetto
E’ arrivato alla conclusione il processo al cantante hip hop Sean Combs, in arte Puff Daddy o P.Diddy, accusato di traffico sessuale, associazione a delinquere e racket.
Diddy è stato condannato per il reato di sfruttamento della prostituzione ma assolto per i due capi di imputazione più seri. Il risultato potrebbe comunque portare ad una condanna fino a venti anni di carcere, scongiurato invece l’ergastolo.
La giuria lo ha considerato colpevole di aver trasportato persone oltreconfine allo scopo di farle prostituire ma lo ha assolto dalle accuse di racket e di traffico sessuale, che erano collegate all’ipotesi secondo cui lui avrebbe costretto le sue fidanzate a maratone di sesso e droga anche in compagnia di altri uomini.
le accuse
Secondo l’accusa, dal 2008 e il 2024 il cantante aveva gestito una impresa criminale con traffici sessuali, rapimenti, corruzione e ostruzione alla giustizia. riguarda una serie di accuse legali molto gravi, principalmente legate a traffico sessuale e racket.
Le accuse a suo carico sono emerse in seguito ad una causa civile intentata contro di lui a novembre 2023 dalla sua ex fidanzata, la cantante Cassie Ventura, accusandolo di stupro e abusi fisici durante la loro relazione. Sul fronte civile la controversia si è chiusa velocemente perchè Combs ha trovato con la donna un accordo economico, ma questo primo caso ha prodotto altre accuse nei suoi confronti da parte di altre donne e l’apertura dell’indagine penale.
All’apertura del processo, Combs si è dichiarato innocente e i suoi avvocati hanno improntato la difesa sostenendo che l’accusa abbia voluto criminalizzare il suo stile di vita, che però non nascondeva reati federali.
La procura ha utilizzato come testimone chiave proprio l’ex fidanzata Cassie Ventura, che ha testimoniato sugli abusi subiti. Molto forte a livello mediatico è stata la divulgazione di un video di un pestaggio da lei subito e ripreso dalle telecamere a circuito chiuso nei corridoi di un hotel.
Il processo, che si è svolto davanti al tribunale distrettuale di New York, è cominciato il 5 maggio 2025 e la giuria ci ha messo alcuni giorni ad arrivare al verdetto. In particolare, per l’imputazione più grave – quella di racket – sono serviti due giorni di camera di consiglio.
Ora spetta al giudice decidere gli anni di pena e, nel frattempo, se Combs potrà uscire dietro cauzione dal carcere in cui è detenuto da settembre.
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