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Putin varca il Rubicone e rilancia la sfida all’Occidente

  • Come aveva annunciato 15 anni fa al vertice per la sicurezza a Monaco di Baviera Putin vuole restaurare la sfera imperiale russa e cercare una soluzione alla “più grande tragedia geopolitica del ventesimo secolo”, cioè la dissoluzione dell’Unione sovietica
  •   Putin sta cercando di ripristinare l’eredità imperiale di Mosca vista come terza Roma, erede dei cesari (da cui la parola Czar), con cinismo e accettazione del rischio. Come? Spostando il confine a occidente.
  • L’ex agente del KGB nella DDR, cerca di riportare indietro l’orologio della storia quando ha parlato della storia comune con l’Ucraina che è il luogo dove storicamente è nata la prima entità statale slava russofona (Rus) sotto la regìa dell’allora impero bizantino che la riconobbe in cambio dell’accettazione della religione ortodossa e dell’uso del cirillico.   

Il Cremlino ha annunciato la decisione del presidente Vladimir Putin, resa nota in un discorso del presidente russo in diretta televisiva, di riconoscere, come avevano richiesto i deputati del suo partito alla Duma alcuni giorni or sono, le due Repubbliche secessioniste russofone di Donetsk e Lugansk, in Ucraina, come entità statali indipendenti: una decisione politica di aperta sfida alla comunità internazionale e all’occidente che segna ovviamente la fine del processo di Minsk e che consente

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