- La Russia ha ricevuto la prima tranche di velivoli senza pilota realizzati dall’Iran. Con molta probabilità si tratta dei Mohajer-6 e dei due modelli Shahed, nella versione Shahed-191 e Shahed-129.
- Questi droni, in grado di trasportare munizioni, potrebbero rafforzare l’esercito russo ma difficilmente si riveleranno un game changer nell’andamento della guerra, soprattutto se paragonati ai TB2 turchi.
- L’impiego dei velivoli iraniani permetterà agli Usa di valutarne le reali capacità in un contesto bellico avanzato, ma il rafforzamento dell’asse russo-iraniano non è una buona notizia per il Pentagono.
Mentre la controffensiva ucraina nel Donbass prosegue, giungono notizie dell’arrivo dei primi droni di produzione iraniana in Russia. Secondo quanto riportato dal Washington Post, che cita fonti di intelligence Usa, Mosca avrebbe ricevuto la prima commessa di velivoli senza pilota da impiegare in Ucraina per compiere attacchi mirati contro l’esercito di Kiev, sopperendo così alla mancanza di droni russi capaci di trasportare munizioni. Ad oggi infatti Mosca dispone quasi esclusivamente di droni



