A lavorare in Arabia Saudita sono soprattutto gli stranieri, che entrano nel paese con uno sponsor. Peggio ancora la condizione delle donne, esposte agli abusi psicologici, fisici e sessuali dei “padroni”, pochissimi dei quali riconosciuti e condannati dai tribunali con solo dei risarcimenti esigui
- Il 76 per cento circa della forza lavoro impiegata in Arabia Saudita è composto da lavoratori stranieri. E a parte qualche migliaio di manager, i lavoratori stranieri provengono quasi tutti da India, Bangladesh e Filippine.
- L’Arabia Saudita - anche con operazioni come quella che ha avuto protagonista Renzi - sta provando in ogni modo a rifarsi un look nuovo e riformista.
- Le donne lavoratrici straniere si ritrovano ad avere uno sponsor che ha su di loro infiniti poteri senza avere alcun diritto né come lavoratrici né in quanto individui.