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Trafficanti di uomini, il mercato della fuga da Rafah è un affare

Nella città prossima all’assedio sono ricomparsi affaristi senza scrupoli che promettono la fuga. Il ricchissimo tycoon al Organi si atteggia a difensore dei palestinesi mentre triangola con al Sisi

«I confini egiziani con Gaza devono tornare a essere sicuri». Tra sacchetti e brandelli di tende, portati dal vento ci sono anche dei foglietti celesti su cui sono stampate queste parole. «Haniftah bab gdid», «apriremo un nuovo valico». Volano in aria senza che nessuno ci faccia caso mentre tutt’intorno nelle strade di Rafah c’è il caos. Anche se in tanti sono già andati via, più della metà dei palestinesi accampati nel sud della Striscia non si è ancora allontanata. «Non sanno dove andare», spi

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