L’ultima battaglia delle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti si è risolta, ancora una volta, a favore dei democratici: il senatore uscente della Georgia Raphael Warnock ha battuto con un buon margine lo sfidante repubblicano Herschel Walker.

Lo scontro tra due esponenti politici afroamericani, prima di novembre considerato uno dei più rischiosi per i democratici, si è risolto invece con una vittoria non larghissima ma comunque netta: 51,3 per cento contro il 48,7 per cento dei voti. Un ottimo risultato per i dem dopo il voto dello scorso 8 novembre con il quale avevano conquistato 50 seggi e quindi il controllo del Senato, tramite il quale Joe Biden potrà decidere sulle nomine federali anche per il prossimo biennio. Ora la maggioranza, che in questo biennio dipendeva dal voto della vicepresidente Kamala Harris per spezzare la perfetta parità di 50 senatori per schieramento, si rafforza, passando a 51 seggi per i dem.

Il risultato di Biden

Joe Biden non perde quindi nemmeno uno dei senatori uscenti nelle elezioni di midterm. Soltanto Franklin Delano Roosevelt nel 1934 aveva avuto una simile fortuna, anche grazie al consenso per le politiche del New Deal e per la sua ampia popolarità.

I sondaggi certificano che Joe Biden è ben lontano dall’approvazione di Roosevelt, ma è comunque più popolare del suo grande avversario Donald Trump. L’ex presidente è stato uno dei principali artefici della sconfitta repubblicana anche in questo stato: Walker, ex campione di football con una storia familiare problematica e un background politico praticamente inesistente, è stato scelto da Trump contro il candidato preferito dall’establishment repubblicano, il segretario statale all’agricoltura della Georgia Gary Black.

Qualora fosse stata in ballo la maggioranza repubblicana però, anche il governatore Brian Kemp, ex sostenitore di Trump diventato suo oppositore per aver rigettato il tentativo di ribaltare le elezioni presidenziali 2020, si sarebbe turato il naso e avrebbe sostenuto Walker con tutte le sue forze. E del resto sia lui che il suo segretario di stato Brad Raffensperger hanno introdotto delle restrizioni al voto che rendono più difficoltoso il processo di registrazione dei nuovi elettori dopo la duplice sconfitta nei ballottaggi del gennaio 2021, vietando anche la fornitura di acqua e cibo agli elettori in coda al seggio.

Però questo non ha influito granché: a guardare la mappa del 2021 e quella di quest’anno, i rapporti di forza tra i partiti a livello di contea sono rimasti praticamente inalterati. Come già accennato, non c’è stato un grande aiuto da parte del governatore Kemp. Anzi, il suo vice Geoff Duncan ha affermato in un’intervista alla Cbs che lui aveva scelto di non votare per Walker, abbandonando la fila. Non solo, ha rincarato la dose dicendo che «certi bambini saprebbero articolare i principi conservatori meglio di certi candidati sostenuti da Donald», con evidente riferimento al candidato repubblicano, definito come «uno dei peggiori candidati della storia del nostro partito».

Lo stesso Mitch McConnell, leader repubblicano al Senato, aveva appoggiato malvolentieri Walker, dichiarando che lo avrebbe sostenuto solo dopo l’esplicita domanda di un giornalista. Secondo alcuni retroscena McConnell avrebbe espresso un forte disappunto per la qualità di queste candidature, ritenendole inadeguate.

La “sconfitta” di Trump

Nemmeno lo stesso Trump si è fatto vedere per un comizio a sostegno di Walker, anche perché la sua presenza avrebbe messo in ombra un personaggio in genere prono a gaffe verbali e ad affermazioni controverse sul razzismo «inesistente» nello stato. A suggellare una sconfitta annunciata, c’è stato anche l’intervento del figlio di Walker, Christian, contro le sue qualità umane e genitoriali, definendolo in un video postato sui social come «inesistente».

Si chiude una stagione elettorale disastrosa per il brand politico trumpiano, che si ritrova sconfitto in tutte le elezioni in bilico. Il lancio della sua campagna elettorale presidenziale a metà novembre non ha radunato il sostegno sperato, anzi. Nessun membro del Congresso è andato all’evento, compresi suoi stretti alleati come i senatori Ted Cruz e Lindsey Graham.

Al contrario, i democratici possono gioire per la rielezione del reverendo Raphael Warnock, pastore nella Ebenezer Baptist Church che ospitò le prediche di Martin Luther King e considerato uno dei voti più affidabili del caucus, poco propenso a dare problemi al leader Chuck Schumer. Non solo: il rafforzamento numerico diminuisce il potere contrattuale dei due centristi Joe Manchin e Kyrsten Sinema, che in questo biennio hanno spesso dettato le loro condizioni al resto del gruppo. Anche se, dato che entrambi corrono per la rielezione nel 2024, potrebbero far valere comunque le loro ragioni per salvarsi in contesti politici ostili.

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