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Ricostruire l’Ucraina non è semplice né scontato

Emergency workers arrive at a residential area hit during a Russian attack in Kyiv, Ukraine, Saturday, Dec. 31, 2022. (AP Photo/Roman Hrytsyna) Associated Press/LaPresse EDITORIAL USE ONLY/ONLY ITALY AND SPAIN
Emergency workers arrive at a residential area hit during a Russian attack in Kyiv, Ukraine, Saturday, Dec. 31, 2022. (AP Photo/Roman Hrytsyna) Associated Press/LaPresse EDITORIAL USE ONLY/ONLY ITALY AND SPAIN
  • Quella in Ucraina è una guerra che per adesso nessuno sembra in grado di vincere, con i contendenti che sono ormai a corto di munizioni per l’artiglieria.
  • È quasi impossibile che la Russia ceda i territori conquistati ed è anche poco probabile che l’Ucraina riceva gli aiuti desiderati dai paesi occidentali per ricostruire il paese sia nella parte industriale che infrastrutturale.
  • I paesi europei, insieme agli alleati occidentali, saranno disposti a concedere un aiuto finanziario consistente per la ricostruzione? Solamente una pace stabile e duratura e uno stato ucraino con confini definiti potrebbe rendere tutto questo almeno ipotizzabile.

Nel corso di un colloquio con David Letterman nel suo programma su Netflix, registrato a ottobre, il presidente dell’Ucraina ha risposto al conduttore che gli chiedeva se la guerra sarebbe continuata nel caso di morte di Vladimir Putin per «un brutto raffreddore o per un’accidentale caduta da una finestra». Per Zelensky «un regime autoritario non si può permettere che uno solo abbia il controllo su tutto. Perché, quando lui viene a mancare, le istituzioni si fermano». E quindi, se Putin moris

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