La notte del 18 agosto 15 droni russi hanno distrutto un deposito di combustibile della compagnia di Stato azera. È solo l’ultimo capitolo della crescente tensione tra Mosca e Baku, con tanto di arresti di massa, continue minacce e l’irritazione per gli aiuti a Kiev. Qualcuno arriva ad ipotizzare una nuova “operazione speciale”
Odessa, notte del 18 agosto: 15 droni russi fanno saltare un deposito di combustibile della Socar, gigante mondiale del petrolio e del gas, compagnia di stato dell’Azerbaigian. Non è affatto un caso. Dieci giorni prima, altri droni avevano tentato, senza successo, la stessa impresa. È finita con Baku che ha minacciato di dare a Kiev un appoggio che va oltre la logistica e le materie prime. A questo punto, Mosca ha alzato coscientemente il livello dello scontro, mandando in fumo circa 16 mila met



