- Dopo l’attacco russo in Ucraina, diversi stati hanno chiesto l’intervento della Nato.
- Negli ultimi otto anni la Nato ha tenuto un atteggiamento di “appeasement” nei confronti della crisi ucraina, lasciando scorrere il tempo. D’altronde non essendo Kiev un alleato, non c’è l’obbligo di intervento.
- Con Zelensky la Nato ha trovato un amico fedele a Kiev: in piena pandemia nel settembre 2020 il presidente ucraino ha approvato la nuova strategia di sicurezza nazionale che prevede lo sviluppo del partenariato distintivo con la Nato con l’obiettivo dell’adesione.
Dopo l’attacco russo in Ucraina, diversi stati hanno chiesto l’intervento della Nato. Il segretario generale Jens Stoltenberg ha detto che è stato attivato un piano di difesa per tutelare gli alleati che consiste nell’invio di più truppe nei paesi Baltici. È escluso come ribadito anche nella conferenza stampa di oggi un intervento diretto in Ucraina, anche perché non essendo un paese membro dell’Alleanza non si può applicare l’articolo 5 che prevede la difesa dell’intera Organizzazione in caso



