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Sahel: il summit di N’Djamena e il futuro dell’operazione Barkhane

Copyright 2021 The Associated Press. Il presidente francese, Emmanuel Macron, riceve il presidente del Mali, Bah N'Daw
Copyright 2021 The Associated Press. Il presidente francese, Emmanuel Macron, riceve il presidente del Mali, Bah N'Daw
  • L’analisi dell’Ispi: dare «impulso politico e diplomatico» alla coalizione di forze in Sahel. Il ministro degli esteri francesi, Jean-Yves Le Drian, ha riassunto e anticipato così gli obiettivi politici del governo francese in vista del summit del G5 Sahel.
  • Il vertice sarà un appuntamento cruciale, di fronte ai segnali sempre più insistenti di una possibile riorganizzazione e del ridimensionamento dell’impegno militare francese nell’area saheliana.
  • L’operazione Barkhane ha senza dubbio contribuito a circoscrivere la mobilità regionale dei gruppi armati, nonostante l’espansione delle attività insurrezionali nelle aree rurali del Liptako-Gourma e i segnali di destabilizzazione regionale.

Dare «impulso politico e diplomatico» alla coalizione di forze in Sahel. Il ministro degli esteri francesi, Jean-Yves Le Drian, ha riassunto e anticipato così gli obiettivi politici del governo francese in vista del summit del G5 Sahel – la struttura di coordinamento dei paesi della regione – che il 15 e 16 febbraio, a N’Djamena, traccerà un bilancio delle attività fin qui condotte. La Francia ha posto l’accento sul ruolo centrale degli attori saheliani e sulla necessità di imprimere nuovo slan

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