- L’analisi dell’Ispi: dare «impulso politico e diplomatico» alla coalizione di forze in Sahel. Il ministro degli esteri francesi, Jean-Yves Le Drian, ha riassunto e anticipato così gli obiettivi politici del governo francese in vista del summit del G5 Sahel.
- Il vertice sarà un appuntamento cruciale, di fronte ai segnali sempre più insistenti di una possibile riorganizzazione e del ridimensionamento dell’impegno militare francese nell’area saheliana.
- L’operazione Barkhane ha senza dubbio contribuito a circoscrivere la mobilità regionale dei gruppi armati, nonostante l’espansione delle attività insurrezionali nelle aree rurali del Liptako-Gourma e i segnali di destabilizzazione regionale.
Dare «impulso politico e diplomatico» alla coalizione di forze in Sahel. Il ministro degli esteri francesi, Jean-Yves Le Drian, ha riassunto e anticipato così gli obiettivi politici del governo francese in vista del summit del G5 Sahel – la struttura di coordinamento dei paesi della regione – che il 15 e 16 febbraio, a N’Djamena, traccerà un bilancio delle attività fin qui condotte. La Francia ha posto l’accento sul ruolo centrale degli attori saheliani e sulla necessità di imprimere nuovo slan



