Mettere fuori gioco Mosca

Lo strano gioco delle sanzioni energetiche incrociate di Russia, Venezuela e Iran

Foto AP/Salvador Melendez
Foto AP/Salvador Melendez
  • Per imporre sanzioni all’import di petrolio russo gli Usa stanno pensando di togliere quelle imposte al Venezuela e all’Iran. Gli europei sono divisi: la Polonia favorevole, la Germania è più cauta, mentre Bloomberg dice che la Ue sta preparando un testo molto duro sulle sanzioni.
  • Diversi esponenti politici americani hanno suggerito all’amministrazione Biden di revocare le sanzioni al Venezuela, ma non tutti sono d’accordo. La missione è stata criticata da alcuni repubblicani.
  • Mentre si parlava di un accordo imminente nei negoziati di Vienna, la Russia, colpita dalle sanzioni occidentali ha chiesto a Washington garanzie che le misure di ritorsione non avrebbero influenzato la sua cooperazione con l’Iran.

Mentre il prezzo di petrolio Brent vola a 139 dollari e il Wti a 130 dollari al barile gli Usa stanno cercando di porre fine alle sanzioni imposte al Venezuela del presidente Nicolás Maduro e di siglare un accordo sul nucleare con l’Iran della guida suprema, Alì Khamenei, e riammettere Teheran all’export di greggio, per fronteggiare la mancanza di petrolio russo nel caso si decidesse di interrompere (con l’arma decisiva) la maggior fonte di ricavi nel surplus commerciale di Mosca. Possibile?

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