Le versioni della telefonata di ieri fra Joe Biden e Vladimir Putin non convergono: se gli americani insistono nel sostenere la sovranità dell’Ucraina, i russi modellano il messaggio con toni orientati alla mediazione.
Ieri mattina la Cnn ha diffuso la notizia della presenza di numerosi carri armati russi al confine dell’Ucraina, interpretando questa azione come un segnale concreto di un imminente attacco militare.
Nel giro di poche ore si è verificata un’accelerazione dello scontro verbale e politico tra il Cremlino e la controparte ucraina e americana. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, ha infatti smentito la notizia diffusa dalla Cnn.
Le versioni della telefonata di ieri fra Joe Biden e Vladimir Putin non convergono: se gli americani insistono sull’«impegno incrollabile» nel sostenere la sovranità dell’Ucraina e chiedono a Mosca di allentare le tensioni sul confine, i russi modellano il messaggio con toni leggermente più concilianti, orientati alla mediazione. Cosa che troverà espressione concreta, almeno nelle intenzioni, in un vertice nei prossimi mesi in un paese terzo. La telefonata fra i leader è arrivata nel mezzo di u



