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Sergei Guriev: «In Italia gli amici di Putin sono al governo»

  • Ex consulente del governo Medvedev, Sergei Guriev è in esilio a Parigi dal 2013, quando si è esposto pubblicamente contro la deriva autoritaria di Putin e in favore degli oppositori Navalny e Khodorkovsky 
  • L’economista illustra l’impatto delle sanzioni sul fronte ucraino e punta il dito contro gli “amici di Putin” sparsi in Europa, primi tra tutti Berlusconi e Salvini, che manipolano l’informazione per metterne in dubbio l’efficacia
  • «La Russia può diventare una democrazia, come ha fatto l’Italia dopo il fascismo, ma bisogna prima mettere fuori gioco Putin. La vittoria dell'Ucraina aumenterebbe le probabilità di un cambio di regime»

Le sanzioni funzionano e stanno avendo un impatto sul fronte ucraino. A dirlo è Sergei Guriev, economista russo anti Putin che da dieci anni vive in esilio a Parigi. Ex rettore della prestigiosa New Economic School di Mosca e consulente esterno del Cremlino, ha creduto come tanti che la presidenza Medvedev potesse imprimere una svolta liberale alla Russia. Le cose, però, sono andate diversamente. Quindi, la scelta di sostenere pubblicamente Aleksej Navalny e di prendere posizione contro l’arr

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