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Tra gli sfollati nel Nord di Israele torna la paura: «Non sappiamo se vogliamo tornare a casa»

Credit photo: Davide Lerner
Credit photo: Davide Lerner

Il governo israeliano ha iniziato ad incoraggiare i rientri nella zona di confine con il Libano, ma con i nuovi attacchi sulla Striscia è riesplosa l’incertezza. «Qui vediamo Hezbollah dalla finestra, è terribile»

Shachaf Davidovich ha 18 anni e fra qualche mese sosterrà la bagrut, cioè la maturità israeliana. Nell’anno accademico appena trascorso ha frequentato tre scuole diverse, una per ogni luogo in cui è stato sfollato. «Mi considero fortunato», racconta seduto davanti alla sua scuola appena riaperta a Shlomi, una cittadina alle pendici di una collina che segna il confine fra Israele e Libano. «Fra gli amici che come me sono scappati all’inizio della guerra, c’è chi ha vagato in molti più luoghi». 60

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