l’analista aita: «Probabile una nuova escalation»

Siria, al-Sharaa non controlla le milizie armate di Suwayda

epa12244490 Armed men gather inside the Syrian Tribes and Clans Council headquarters in Idlib, Syria, 18 July 2025 during the announcement of the general mobilization in support of Bedouin tribes in Sweida. The council announced a general mobilization, stating that some of its members had begun moving south to “support the Bedouin tribes” amid ongoing tensions and clashes in the region. EPA/BILAL AL HAMMOUD
epa12244490 Armed men gather inside the Syrian Tribes and Clans Council headquarters in Idlib, Syria, 18 July 2025 during the announcement of the general mobilization in support of Bedouin tribes in Sweida. The council announced a general mobilization, stating that some of its members had begun moving south to “support the Bedouin tribes” amid ongoing tensions and clashes in the region. EPA/BILAL AL HAMMOUD

Il presidente ad interim vuole riportare tutto il paese, anche a costo di tornare ad usare la forza. I gruppi armati fedeli al governo non si possono considerare un vero esercito. L’analista Samir Aita: «La minoranza non può sostenersi da sola, non ha risorse da vendere né un paese estero che la sostenga. Netanyahu? Approfitta dell’instabilità per portare avanti la propria agenda in Medio Oriente»

La tregua tra i drusi e i beduini a Suwayda, nella Siria del sud-ovest, ha avuto vita breve. Dopo il ritiro delle truppe siriane e il raggiungimento di un accordo con il governo di Damasco, la tensione è nuovamente esplosa e il futuro della provincia resta incerto. «Rispetto all’accordo siglato un mese e mezzo fa con Damasco, i drusi si trovano adesso in condizioni peggiori», spiega Samir Aita, economista e presidente del think tank Cercle des économistes arabes. «A differenza dei curdi nel nord

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