La ricorsa delle offerte, dei bluff, dei rilanci e dei rifiuti fra governo israeliano e Hamas fa pensare ad una commedia delle parti. Finché non cambierà la situazione interna ad Israele, un accordo appare un miraggio
Le guerre, si sa, finiscono quando una delle due parti prevale sull’altra. Può essere perché definitivamente sconfitta, perché la parte perdente vede la trattativa come l’ultimo modo per ottenere qualcosa, oppure perché chi sta prevalendo sente di poter capitalizzare quanto guadagnato sul campo. Nessuna di queste condizioni sembra oggi soddisfatta nello scenario di Gaza, dove, piuttosto, spiccano i motivi perché il conflitto, anche non con la stessa forza distruttiva vista nelle prime settimane,



