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Soltanto i lettori salvano la stampa libera da Orbán

Hungarian Prime Minister Viktor Orban listens to a question during a press conference after a meeting with Serbian President Aleksandar Vucic in Belgrade, Serbia, Friday, May 15, 2020. Orban is on a one-day official visit to Serbia. (AP Photo/Darko Vojinovic)
Hungarian Prime Minister Viktor Orban listens to a question during a press conference after a meeting with Serbian President Aleksandar Vucic in Belgrade, Serbia, Friday, May 15, 2020. Orban is on a one-day official visit to Serbia. (AP Photo/Darko Vojinovic)

In Ungheria c’è chi prova a resistere alla piovra del premier, che controlla sempre di più l’informazione. Un giornale va in stampa oltre confine, una intera redazione si dimette per dar vita a un portale di informazione indipendente. Gli unici alleati di queste realtà indipendenti sono i lettori

  • Il controllo del premier ungherese sui media dal 2010 a oggi si è diffuso sempre più, con un mix di pressioni, prestanomi, oligarchi e legami economici.
  • Restano poche voci libere. Lukács, dopo che il suo giornale ha chiuso, ne ha fondato uno nuovo «ma ricevevo rifiuti pure da aziende tedesche». La redazione di Index, dopo le dimissioni, fonda Telex: «Siamo nelle mani dei lettori» dice la direttrice Munk.
  • E l’Ue cosa fa per garantire il pluralismo? La commissaria europea Vera Jourova dice: «Sul tema del rispetto dello stato di diritto, l’Ue è stata inefficace». E spiega come intende sciogliere il nodo.

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