l’attacco alla chiesa cattolica di san Francesco di Owo

Dietro la strage in Nigeria ci sono tutte le contraddizioni di un gigante fragile

Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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  • In dieci anni gli attacchi terroristici di Boko haram, gruppo jihadista attivo soprattutto nel nord-est del paese, hanno provocato oltre 50.000 vittime tra i civili e le forze di sicurezza.
  • La Nigeria risente dell’instabilità esogena della regione in cui è collocata. Ma c’è anche la violenza endogena del banditismo armato che prende a bersaglio scuole e treni per rapinare e sequestrare civili a scopo di riscatto,

  • Il petrolio è la ricchezza e la maledizione nigeriana. Potrebbe promuovere lo sviluppo, invece acuisce le divisioni e alimenta la corruzione.

«Il gigante dai piedi d’argilla». Così veniva definita la Nigeria all’epoca delle indipendenze africane. La guerra per la secessione del Biafra (1967-1970) stroncò subito gli entusiasmi per la liberazione dal giogo coloniale e fece capire quanto sarebbe stata difficile e tormentata la storia di questa colossale nazione – disegnata a tavolino per interessi europei – costituita da ben 36 stati federali, attraversata da forti spinte identitarie e scossa da ricorrenti tensioni sociali. La strage

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