Dopo il summit di Bruxelles

L’Ue deve capire che ha bisogno dei paesi africani

Foto AP
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  • Il summit svoltosi il 17 e il 18 febbraio a Bruxelles tra l’Unione europea e l’Unione africana, almeno nelle intenzioni, ha provato forse per la prima volta a cambiare approccio passando da quella specie di soliloquio tutto europeo.
  • Il tempo delle «briciole dalla tavola», come ha sottolineato il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa nel corso dell’incontro, è destinato a tramontare per fare posto a una collaborazione inter pares capace di proporre soluzioni globali a questioni globali.
  • Il summit avrà successo soprattutto se nel prossimo futuro i 27 stati membri si renderanno conto di quanto abbiano bisogno dell’Africa, non solo l’Africa di loro, e abbandonino definitivamente l’approccio for Africa per fare spazio al with.

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