IL REPORTAGE

Tra le baracche di Mumbai: lo slum che “vale” un miliardo

Nei vicoli strettissimi le baracche sono attaccate le une alle altre, si cammina fra i rifiuti e l’acqua sporca, e oltre alle miriadi di bambini, donne, uomini si incontrano gatti, cani, capre e qualche magrissima mucca. Eppure questa immensa baraccopoli contribuisce alla ricchezza della metropoli. Aquif, 24 anni: «Qui l’economia è circolare da tempo. Non si spreca nulla, e ricicliamo tutto quello che possiamo».

Mumbai – Gli slanciati grattacieli della metropoli più moderna dell’India incombono sull’informe distesa di tetti di lamiera, addossati gli uni agli altri senza apparente soluzione di continuità. In realtà, un fitto dedalo di strettissimi vicoli si snoda lungo i due chilometri quadrati dello slum di Dharavi, nel centro di Mumbai, il più grande dell’intero continente asiatico e fra i più grandi del mondo. Percorrendoli, si piomba in un’atmosfera che contrasta in modo stridente con i quartieri che

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