L’esplosione e il dilemma del civili

In Transnistria corsa a richiedere la cittadinanza moldava per salvarsi da Putin

Foto LaPresse
Foto LaPresse
  • «Siamo tutti scioccati, spero non sia l’arrivo della guerra». Sono le cinque di pomeriggio di lunedì quando Tiraspol, capitale della regione separatista filorussa della Transnistria in Moldavia, viene stravolta dalla notizia delle esplosioni presso il ministero della Pubblica sicurezza, vicino a via Karl Marx.
  • La regione separatista della Moldavia era un centro industriale importante in epoca sovietica, il che spiega i forti legami con Mosca. Sarebbero circa 1.700 i soldati russi, oltre a 400 che fanno parte di una forza di peacekeeping.
  • Con la guerra salgono del 50 per cento le richieste di cittadinanza di Chisinau, la capitale della Moldavia, un segnale in vista di una possibile avanzata russa: c’è chi preferirebbe rimanere dall’altra parte della nuova cortina di ferro. Reportage.

Per continuare a leggere questo articolo