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Truppe al confine, separatisti e armamenti: la Repubblica Moldova al centro della nuova guerra fredda

Members of Moldova's recently-formed Movement for the People group and Moldova's Russia-friendly Shor Party, release pigeons during a protest against the pro-Western government and low living standards, in Chisinau, Moldova, Sunday, Feb. 19, 2023. Thousands of anti-government protesters returned to the streets of Moldova's capital Sunday to demand the pro-Western government cover the costs of their energy bills this winter amid a cost-of-living crisis and skyrocketing inflation.(AP Photo/Aurel Obreja)
Members of Moldova's recently-formed Movement for the People group and Moldova's Russia-friendly Shor Party, release pigeons during a protest against the pro-Western government and low living standards, in Chisinau, Moldova, Sunday, Feb. 19, 2023. Thousands of anti-government protesters returned to the streets of Moldova's capital Sunday to demand the pro-Western government cover the costs of their energy bills this winter amid a cost-of-living crisis and skyrocketing inflation.(AP Photo/Aurel Obreja)

Il recente spostamento delle truppe ucraine alla frontiera moldava rafforza la percezione di un pericolo imminente. L’area è tornata al centro della disputa dopo che la Russia ha cancellato l’impegno a risolvere la questione della Transnistria nel rispetto dell’integrità territoriale della repubblica. Un punto nevralgico della contesa è l’arsenale di Cobasna

  • Negli ultimi mesi molti esperti hanno ipotizzato un possibile allargamento del conflitto ucraino verso la Repubblica Moldova. 
  • Putin ha annullato un decreto del 2012 che prevedeva, tra l’altro, la risoluzione del problema della Transnistria nel rispetto dell’integrità e della sovranità della Repubblica di Moldova. Era la risposta a un emendamento contro le attività dei separatisti.
  • Il recente spostamento delle truppe ucraine alla frontiera moldava rafforza, però, la percezione di un pericolo imminente nella zona, in particolar modo in un contesto nel quale le proteste dei filorussi a Chisinau continuano.

Negli ultimi mesi molti esperti hanno ipotizzato un possibile allargamento del conflitto ucraino verso la Repubblica Moldova. Non sorprende allora la menzione esplicita del presidente americano, Joe Biden, nel discorso del 21 febbraio al paese che condivide una frontiera a nord con l’Ucraina e a sud e ovest con la Romania, membro dell’Unione europea e della Nato. Biden ha elogiato la piccola repubblica per l’accoglienza dei rifugiati ucraini, per la determinazione nel perseguire un percorso d

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