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Turchia, il pugno di Erdogan: oltre mille arresti in cinque giorni. «Ma noi continuiamo a resistere»

Imamoglu si fa sentire dal carcere: «È in atto una rivoluzione democratica». A Saracane molti manifestanti tengono il volto coperto: «Più diranno di disperderci, più verremo». Il governo ha deciso la linea dura: finiti in manette anche dieci giornalisti, prelevati all’alba nelle loro case a Smirne e a Istanbul

Sulla facciata del palazzo della sede del comune di Istanbul a piazza Saracane sono esposti due grandi poster: uno con l’effige di Mustafa Kemal Atatürk, il padre fondatore della Repubblica moderna di Turchia. L’altro con il volto di Ekrem İmamoğlu, il leader di fatto dell’opposizione, rinchiuso da domenica nel carcere di Silivri dove ha raggiunto diversi altri detrattori di Erdogan, fra cui il noto filantropo Osman Kavalà. A Saracane si può arrivare con il treno leggero sul quale la municipalit

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