L’odio verso gli ultimi

Turchia, i migranti “netturbini” colpiti dalle retate di Erdogan

Un raccoglitore di rifiuti ad Ankara (AP Photo/Burhan Ozbilici)
Un raccoglitore di rifiuti ad Ankara (AP Photo/Burhan Ozbilici)

 

  • Camminando per le strade di Istanbul o di Ankara è facile imbattersi in ragazzi più o meno giovani che trascinano dei carretti a due ruote su cui sono montati grossi sacchi di iuta da riempire con carta, vetro o plastica. Sono i raccoglitori illegali di rifiuti (toplayıcılar in turco).
  • Contro di loro si sono dirette negli ultimi mesi le azioni repressive della politica locale e nazionale, interessate a trasformare il risentimento nei confronti dei migranti in capitale elettorale in vista delle elezioni del 2023.
  • Le retate contro i raccoglitori di rifiuti sono strettamente legate al crescente risentimento di una parte della popolazione nei confronti dei migranti.

Camminando per le strade di Istanbul o di Ankara è facile imbattersi in ragazzi più o meno giovani che trascinano dei carretti a due ruote su cui sono montati grossi sacchi di iuta da riempire con carta, vetro o plastica. Sono i raccoglitori illegali di rifiuti (toplayıcılar in turco), persone appartenenti alle fasce più basse della popolazione o immigrati che hanno trovato in questo settore una via alla sopravvivenza. In molti casi a svolgere questo compito sono anche bambini o adolescenti

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