SCENARI

L’insostenibile “neutralità” della Turchia di Erdogan

  • La Turchia ha condannato l’invasione e venduto armi a Kiev, ma è essenzialmente rimasta un paese amico della Russia. Una condizione che, secondo la narrazione turca, le è indispensabile per esercitare un ruolo di potenza mediatrice.
  • Tuttavia, questa ambiguità strategica sembra sempre meno sostenibile nel lungo periodo. Le pressioni occidentali sempre più forti e le crescenti sfide interne potrebbero infatti portare a una evoluzione della posizione turca, anche nell’immediato futuro.
  • Le ragioni economiche non sono meno importanti. Ankara ha deciso di non sanzionare il regime di Putin, operando anzi come una «piattaforma commerciale» tra la Russia sanzionata e l’occidente sanzionatore. Il testo fa parte del nuovo numero di Scenari: “Globalizzazione inflazionata”, in edicola e in digitale da venerdì 24 marzo.

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