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Tutti i tormenti del tycoon sul nucleare degli ayatollah (alla faccia di Netanyahu)

Oggi a Roma il secondo round dei colloqui con Teheran mediati dall’Oman: le parti sono interessate ad un accordo nonostante le minacce di Netanyahu. Le ipotetiche garanzie? Nello schema della Casa Bianca le dovrebbe dare Mosca

Va in scena a Roma il secondo colloquio tra Usa e Iran sul nucleare, anche se a mediare sarà ancora l’Oman. Una sede negoziale, quella dell’Urbe, gradita a entrambe le parti. Agli Usa per lo «speciale» rapporto che Donald Trump intrattiene con Giorgia Meloni, all’Iran perché consente di ricordare al governo italiano di non essere interlocutore solo durante crisi acute o nei casi di detenuti da liberare. Alla Casa Bianca, poi, la dislocazione in riva al Tevere è occasione per mandare definitivame

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