Quella frontiera chiamata salvezza

Resistere alla guerra tra i profughi di Medyka al confine polacco-ucraino

Foto AP
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  • Tantissimi i polacchi, e numerosi giovani di tutta Europa, sono accorsi sulla frontiera polacco-ucraina a Medyka con una mobilitazione spontanea e creativa, per accogliere le vittime della più grande guerra sul suolo europeo dopo il 1945.
  • C’è chi cucina, chi porta vestiti, scarpe e giocattoli, chi espone su un cartone la sua offerta: schede telefoniche gratis, un passaggio per Cracovia, un posto letto a Lublino. C’è chi semplicemente è venuto qui e si è messo a disposizione.
  • Da qualche giorno il flusso di profughi ha iniziato a rallentare. Ma non è una buona notizia per chi fugge dalla guerra. Tantissimi di coloro che avrebbero voluto lasciare le loro città, assediate, affamate e bombardate, non riescono a farlo.

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