La Santa Sede ha scelto un rapporto preferenziale con l'Ucraina nel conflitto in corso, senza per questo voler rinunciare a un ruolo di intermediazione per raggiungere una pace possibile. È sicuramente un cambio di passo rispetto a Bergoglio
Volodymyr Zelensky si sente ormai quasi di casa in Vaticano: con quella di martedì, infatti, è la terza volta che il presidente ucraino si è recato in visita da papa Leone XIV nell’arco di sette mesi, cioè da quando Prevost è stato eletto quale successore di Bergoglio l’8 maggio scorso. La Santa sede, di fatto, ha scelto un rapporto preferenziale con l’Ucraina nel conflitto in corso, senza per questo voler rinunciare a un ruolo di mediazione per raggiungere una pace possibile. Una differenza sta



