l’insofferenza degli stati uniti

La guerra di logoramento nel Donbass incrina i rapporti tra Kiev e l’occidente

FILE - Ukrainian tanks move in Donetsk region, eastern Ukraine, Monday, May 30, 2022. Day after day, Russia is pounding the Donbas region of Ukraine with relentless artillery and air raids, making slow but steady progress to seize the industrial heartland of its neighbor. (AP Photo/Francisco Seco, file)
FILE - Ukrainian tanks move in Donetsk region, eastern Ukraine, Monday, May 30, 2022. Day after day, Russia is pounding the Donbas region of Ukraine with relentless artillery and air raids, making slow but steady progress to seize the industrial heartland of its neighbor. (AP Photo/Francisco Seco, file)
  • Gli Usa hanno lanciato i primi segnali di scontento nei confronti di Kiev mentre il presidente americano ha abbassato i toni dello scontro verbale con la Russia nel timore di un allargamento del conflitto. 
  • Nel Donbass intanto lo scontro tra l’esercito russo e quello ucraino va avanti a colpi di artiglieria. Kiev è totalmente dipendente dagli aiuti provenienti dall’estero.
  • Nel lungo periodo a determinare le sorti del conflitto sarà anche la disponibilità occidentale a sostenere economicamente il governo ucraino. La “war fatigue” però rischia di minare il sostegno a Kiev.

Mentre la guerra in Ucraina prosegue e le forze di Kiev cercano di fermare l’avanzata russa nell’est, emergono le prime incrinature nei rapporti tra gli Stati Uniti e il governo ucraino. In una sola settimana, Washington ha lanciato alcuni importanti messaggi al presidente Volodymyr Zelensky, segno dello scontento tanto di Joe Biden quanto dell’intelligence americana. Quest’ultima, come riportato dai media locali, ha lamentato la mancata condivisione di informazioni sugli obiettivi strategici

Per continuare a leggere questo articolo