- I soldati russi hanno costruito 60 chilometri di trincee a est del Dnipro per arrestare l’avanzata degli ucraini e resistere all’inverno, ma non possono sfuggire ai droni di Kiev.
- Le forze di Mosca riprendono a usare i droni iraniani, fermi a causa delle basse temperature, e continuano a colpire le infrastrutture energetiche dell’Ucraina per lasciare le città al buio e al freddo.
- Intanto in Francia si è svolta una conferenza internazionale per uinviare aiuti umanitari in Ucraina e per pensare alla ricostruzione del paese una volta terminata la guerra.
Con l’arrivo dell’inverno e la perdita della città di Bakhmut, le forze russe hanno cambiato strategia, puntando sulla costruzione di trincee e ostacoli anti carro a est del fiume Dnipro. La scelta di trincerarsi lungo la sponda orientale si è rivelata necessaria per fermare l’avanzata ucraina e rendere meno efficaci nuovi attacchi contro le forze russe. L’utilizzo delle trincee richiama alla memoria i conflitti del passato e in particolare la Prima guerra mondiale, ma da allora le tecnologie e



