La Legione straniera

L’Ucraina ha bisogno dei volontari anche se non vincerà così la guerra

Un combattente volontario accanto a un mezzo corazzato a Kharkiv, in una foto scattata mercoledì (Ap)
Un combattente volontario accanto a un mezzo corazzato a Kharkiv, in una foto scattata mercoledì (Ap)
  • Il 27 febbraio, pochi giorni dopo l’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato l’organizzazione di un corpo militare che accoglierà volontari stranieri: l’International legion of defense of Ukarine.
  • Ci pare siano subito emersi due ordini di interrogativi che potremmo sintetizzare nelle seguenti domande: questi volontari si rileveranno di qualche utilità sul piano militare? Esiste il pericolo di una radicalizzazione politica del fenomeno?
  • Quando è si diffusa la notizia dell’appello di Zelensky la mente di molti è corsa, e non poteva essere altrimenti, a quanto successo in Spagna a metà degli anni Trenta.

Il 27 febbraio, pochi giorni dopo l’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato l’organizzazione di un corpo militare che accoglierà volontari stranieri: l’International legion of defense of Ukarine. Il ministero degli Esteri ucraino ha prontamente aperto una pagina web dove si spiega il processo per arruolarsi invitando gli aspiranti combattenti. Si tratta di una mossa non inaspettata, che sembra però aver spiazzato le autorità dei governi europei:

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