- Konrad Wojciech Wislicz-Wegorowski, fotografo di professione, distribuisce pasti caldi all’entrata della stazione centrale di Varsavia, Warszawa Centralna.
- «Non faccio parte di nessuna organizzazione umanitaria» dice. «Questo che vedi qui è frutto dell’organizzazione spontanea di volontari, di gente che ha cominciato a dare una mano sui binari della stazione».
- «Abbiamo chiesto sostegno al governo e alle autorità locali» dice Michał Wilczewski . «Ci hanno mandato una squadra di vigili del fuoco due giorni fa, ma se la gente comune smette di dare aiuto, qui collassa tutto».
Il nome è proprio lungo. Meglio prenderlo dalla carta d’identità, ci dice. Sarebbe difficile fare lo spelling. Konrad Wojciech Wislicz-Wegorowski, fotografo di professione, volontario a tempo pieno da qualche giorno. Lo incontriamo davanti all’entrata della stazione centrale di Varsavia, Warszawa Centralna, mentre distribuisce pasti caldi sotto una tenda bianca col tetto rosso a chi è fuggito dalla guerra e, ancora spaesato, cerca sollievo e un volto amico. Comincia a raccontare e mentre parl



