Per raggiungere il più rapidamente possibile l’indipendenza dal gas russo l’Unione europea ha raggiunto un accordo con Egitto e Israele assicurandosi così nuovi approvvigionamenti energetici.

A dare l’annuncio è la stessa presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che si è recata ieri in Israele dove ha avuto un incontro con il premier Naftali Bennett. Tramite un post su Twitter che ha scritto: «Questo contribuirà alla sicurezza energetica europea».

Il ministero dell’Energia israeliano aveva anticipato ai media nazionali che avrebbe firmato oggi un accordo per l’esportazione di gas naturale nel corso dell’East Mediterranean gas forum. Il documento consentirà per la prima volta esportazione «significative» di gas israeliano verso Bruxelles dopo che sarà trasportato attraverso l’Egitto. Nello specifico, il gas sarà inviato verso Il Cairo attraverso i gasdotti e trasformato in gnl presso gli impianti di liquefazione egiziani di Idku e Damietta, prima di arrivare in Europa via nave.

Con l’accordo l’Unione europea si assicura «la fornitura stabile di gas naturale dalla regione mediorientale», ha scritto Ursula von der Leyen. Tuttavia, la presidente della Commissione Ue ci tiene a specificare che stanno anche «costruendo delle infrastrutture per le energie rinnovabili, l’energia del futuro».

L’incontro tra Bennett e von der Leyen

Dall’incontro di ieri tra la presidente della Commissione Ue e il premier israeliano non sono emersi grandi dettagli. Secondo un comunicato rilasciato dall’ufficio del primo ministro i due hanno «discusso del rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Israele e l’Europa» e hanno concordato di migliorare la cooperazione in materia di «innovazione, gestione del cambiamento climatico e sostenibilità», si legge nel testo.

Inoltre, «il primo ministro Bennett ha accolto la richiesta del presidente della Commissione europea von der Leyen di cooperare nell'esportazione di gas naturale in Europa attraverso l’Egitto». Ma il premier israeliano ha anche sollevato le sue preoccupazioni riguardo l’Iran e ha chiesto alla rappresentante Ue di «adottare una linea dura contro il regime e i suoi progressi accelerati verso lo sviluppo di armi nucleari».

La visita di Draghi in Israele

Dopo le visite in Africa, il premier Mario Draghi si è recato il 14 giugno in Israele per cercare nuove forniture di gas per l’Italia, uno dei paesi più dipendenti dall’energia russa. «Mario amico mio – aveva detto ieri il primo ministro israeliano Naftali Bennett nella conferenza stampa a margine dell’incontro con il presidente del Consiglio Draghi – «Israele vuole aiutare l’Unione europea e l’Italia producendo gas naturale e queste sono ottime notizie per il mondo». Alle parole sono seguite i fatti, e oggi l’aiuto si è concretizzato con la firma dell’accordo tra Egitto, Israele e Bruxelles ma senza fornire grandi dettagli.

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