Da Bruxelles arriva la proposta per riconoscere i genitori dello stesso sesso e i loro figli come una famiglia in tutti i paesi membri dell’Unione europea. L’obiettivo della Commissione europea, che ha avanzato la proposta di regolamento, è quello di armonizzare le norme di diritto internazionale privato sulla genitorialità. «La proposta è incentrata sull’interesse superiore e sui diritti del bambino», dicono dalla Commissione, evidenziando che «la genitorialità stabilita in uno stato membro dovrebbe essere riconosciuta in tutti gli altri stati membri, senza alcuna procedura speciale», incluso il riconoscimento per i genitori dello stesso sesso.

«Non vogliamo cambiare le norme nazionali sulla definizione della famiglie o sulle adozioni nei paesi. Ma solo proteggere i diritti del bambino», ha detto il commissario alla Giustizia, Didier Reynders. «Tutti i bambini dovrebbero avere gli stessi diritti indipendentemente da come sono stati concepiti o nati e dal loro tipo di famiglia. La proposta di oggi mira a garantire che i diritti fondamentali dei minori non siano messi a rischio in situazioni transfrontaliere all'interno dell’Unione europea».

Il certificato di genitorialità

La proposta della Commissione europea prevede anche la creazione e adozione di un certificato europeo di genitorialità che può essere richiesto per «accertare la genitorialità in tutti gli stati membri». Il modello unico sarà disponibile in tutte le lingue ufficiali e sarebbe facoltativo per le famiglie ma le autorità pubbliche dei 27 paesi membri saranno obbligate a rilasciare il certificato qualora venga richiesto.

Tuttavia, il documento non sostituirebbe i documenti nazionali equivalenti come il certificato di nascita, che potrebbero ancora essere utilizzati.

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