Von der Leyen interpreta Pechino come «rivale sistemico», il che può portare allo scontro. Xi non attribuisce a questa Commissione alcuna autonomia rispetto agli Usa. A chiusura del vertice non è previsto un comunicato congiunto: l’obiettivo è limitare i danni
Questo giovedì Pechino e Bruxelles mettono in scena un altro «dialogo tra sordi»: così Josep Borrell, l’alto rappresentante Ue dell’epoca, aveva definito l’ultimo summit di dicembre 2023. Un anno e mezzo dopo, mentre ricorrono cinquant’anni dall’avvio delle relazioni Cina-Ue, l’Ue si è convinta che la Cina sia una potenza revisionista: un «rivale sistemico» più che «concorrente» e «partner». Fine delle ambiguità: tra le tre definizioni comparse nel 2019 nella strategia Ue sulla Cina di Jean-Clau



