- Il papa da tempo parla di un «cambiamento d’epoca», preferendo questa alla meno impegnativa espressione «epoca di cambiamenti». Come se il mondo che ci aspetta si intravedesse come qualcosa di nuovo, cambiato radicalmente
- Popolo vuol dire più che voti, programmi, contratti o peggio, click: è ciò che dà forza alle istituzioni democratiche, una linfa vitale da rimettere in circolo per rigenerarle.
- Questo articolo si trova sull’ultimo numero di POLITICA – il mensile a cura di Marco Damilano. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola
Ormai è diventato un luogo comune parafrasare Fukuyama e dire che la storia non è finita. Anzi, che oggi è “tornata”, come se per un certo periodo se ne fosse andata. La domanda che resta inevasa però riguarda cosa sia cominciato dopo quella specie di tregua della storia, che nome ha il nostro tempo e dunque cosa ci aspetti domani. Il papa da tempo parla di un «cambiamento d’epoca», preferendo questa alla meno impegnativa espressione «epoca di cambiamenti». Come se il mondo che ci aspetta si in



