Con una nuova decisione destinata a far discutere, la Corte suprema americana ha limitato giovedì i poteri dell’Epa, l’Agenzia per la protezione ambientale. Non potrà più imporre alle centrali elettriche esistenti il taglio delle emissioni di carbonio. È un duro colpo per l’amministrazione Biden e un freno ai tentativi di imporre politiche che contengano gli effetti del cambiamento climatico.

In particolare, la Corte – con un voto di 6 a 3 (favorevoli i giudici conservatori) – ha affermato che il Clean air act non dà all’agenzia l’autorità per regolare le emissioni che contribuiscono al riscaldamento globale. Secondo il presidente della Corte suprema, John Roberts, è necessario che il Congresso si esprima in maniera esplicita su questo punto. «L’agenzia non può adottare da sola questi provvedimenti».

La decisione e i precedenti

(AP)

Elena Kagan, giudice liberal in dissenso sulla decisione presa, ha scritto che in questo modo l’Agenzia si trova senza il potere che il Congresso le aveva conferito per rispondere alla «sfida ambientale più urgente del nostro tempo». In più ha sostenuto che la corte così decide di auto-nominarsi come «decisore sulla politica climatica», sostituendosi a Congresso e agli esperti sul tema. 

La questione in realtà ha le sue radici nel passato, almeno da quando l’amministrazione Obama aveva approvato il Clean Power Act. Era un tentativo di imporre agli stati l’obbligo di ridurre le emissioni delle centrali elettriche, avviando il percorso per allontanarsi dalle centrali a carbone. L’obiettivo era di ridurre le emissioni del settore energetico del 32 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. Anche in quel caso era però intervenuta la Corte suprema, bloccando il provvedimento nel 2016, dopo una causa intentata dalla West Virginia e da altri stati.

Il presidente Donald Trump aveva promulgato un piano più indulgente, sostenendo che l’Epa potesse regolamentare solo le emissioni in una centrale specifica e non approvare una norma generale. Una decisione bloccata dalla Corte d’Appello degli Stati Uniti l’ultimo giorno dell’amministrazione Trump. Ora la Corte suprema dà il suo parere, ancora prima che il nuovo presidente, Joe Biden, approvi il suo piano.

Il leader della minoranza al Senato, il repubblicano Mitch McConnell, si è espresso favorevolmente sulla sentenza. «La corte ha annullato le norme illegali che erano state emmessa dal’Epa senza una chiara autorizzazione del Congresso», ha dichiarato. «Ha confermato che solo i rappresentanti del popolo al Congresso, non i burocrati che non sono stati eletti, possono scrivere le leggi della nostra nazione».

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