La prigione era gestita dall’organizzazione criminale Tren de Aragua che conta circa 5mila membri. Il gruppo è attivo in numerose attività illegali: traffico di sostanze stupefacenti, prostituzione, rapimenti ed estorsioni
Con una imponente azione militare le forze di sicurezza venezolane hanno ripreso il controllo della prigione di Tocoron, nello stato settentrionale di Aragua.
Il carcere era controllato da una violenta banda criminale chiamata Tren de Aragua. Al suo interno le attività commerciali erano gestito dall’organizzazione: bar, ristoranti e anche una piscina.
Ci sono voluti 11mila unità tra agenti delle forze dell’ordine e soldati per riprendere il controllo della struttura. Ad annunciare la liberazione del carcere è stato il ministro dell’Interno Remigio Ceballos. «Abbiamo il controllo totale di questa prigione e abbiamo completamente smantellato l'autoproclamato ex Tren de Aragua», ha detto.
L’operazione
Iniziata lo scorso mercoledì, l’operazione è stata portata avanti con 11mila agenti. Un ingente numero di forze messe in campo dato che secondo le stime della polizia la banda Tren de Aragua conta circa 5mila affiliati (1600 erano i detenuti presenti all’interno della prigione). Il gruppo è specializzato in rapimenti, rapine, spaccio e traffico di sostanze stupefacenti, prostituzione ed estorsioni. Tra le sue attività criminali c’è anche l’estrazione illegale dell’oro.
Tuttavia, alcuni esponenti della società civile hanno messo in dubbio la buona riuscita dell’operazione facendo notare che il leader della banda, Hector Guerrero, è riuscito a scappare insieme ad altri esponenti di spicco prima che gli agenti entrassero nel carcere di Torocon. Il ministro Ceballos ha negato le accuse. Ha ammesso, però, che 88 persone erano riuscite a fuggire ma ha precisato che sono state catturate in un secondo momento.
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