In nome degli affari miliardari, delle terre rare e degli F-35, il tycoon ha annunciato che designerà l'Arabia Saudita come «il miglior alleato degli Stati Uniti fuori dalla Nato»: Netanyahu viene spinto in secondo piano. Ma c’è un convitato di pietra: lo Stato palestinese
La consueta incontinenza verbale di Donald Trump, nel giorno dell’arrivo a Washington del principe saudita Mohammed bin Salman (MbS), ha distolto l’attenzione dagli effetti politici, in potenza enormi, di una visita che si è rivelata tutt’altro che routinaria. Ci si è concentrati su quel vergognoso epiteto («porcellina») rivolto alla cronista che gli chiedeva conto dei file sul caso Epstein, o sulla sprezzante risposta data a un’altra giornalista che avrebbe voluto incalzare MbS sull’uccisione n


