L’IMPERIALISMO TURCO

Viaggio nel nord della Siria tra chi si oppone ai piani di espansione di Erdogan

Nabil Warda, portavoce delle Assyrians Khabour guards, milizia che raduna gli assiriani dell’area di Tell Tamer, città situata presso il fiume Kabhour, lungo il\\u00A0fronte su cui sono schierati l’esercito turco e le milizie alleate di Ankara nel nord est della Siria
Nabil Warda, portavoce delle Assyrians Khabour guards, milizia che raduna gli assiriani dell’area di Tell Tamer, città situata presso il fiume Kabhour, lungo il fronte su cui sono schierati l’esercito turco e le milizie alleate di Ankara nel nord est della Siria

A seguito dell’ultima invasione turca del 2019, la zona intorno alla città di Tell Tamer è quotidianamente oggetto di attacchi che colpiscono principalmente i villaggi a ridosso del fiume Khabour

  • Dal 2016 a oggi la Turchia ha lanciato cinque offensive nel nord della Siria.
  • Il 1° giugno, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, ha detto: «Stiamo entrando in una nuova fase del nostro processo decisionale di creare un corridoio di 30 chilometri nel nord della Siria per proteggere i nostri confini: libereremo l’area dall’occupazione dei terroristi».
  • Nel nord del paese i consigli esecutivi delle amministrazioni che vivono sotto la minaccia di un’imminente guerra, chiedono a gran voce che arrivino forti condanne internazionali verso i nuovi piani della Turchia.

Un frastuono rompe il silenzio della notte. Sono i colpi sparati dalle milizie islamiste legate alla Turchia e dall’esercito di Ankara, provenienti dalle zone occupate da Erdoğan all’interno della Siria. Dal 2016 a oggi la Turchia ha lanciato cinque offensive nel nord del paese. Quella denominata “Operazione Sorgente di Pace” è stata condotta con il sostegno dei gruppi armati appartenenti all’Opposizione nazionale siriana (Sna)  su tutto il territorio gestito dalla Amministrazione autonoma de

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