La Germania sperava che quello ungherese e polacco fosse un bluff. Magari non sarà così, ma in tal caso la responsabilità del fallimento ricadrà su tutti i governi e sulla presidenza tedesca
- Varsavia e Budapest si mostrano disposte a tutto pur di svincolare i fondi Ue dal rispetto dei principi democratici. Da mesi minacciano di fermare il piano di ristoro dell’Ue per la crisi da Covid-19 se l’Europa insiste a condizionare i soldi allo stato di diritto.
- Oggi al Comitato dei rappresentanti permanenti c’è stato il primo veto di Polonia e Ungheria.
- Serve che domani i ministri degli Affari europei, in Consiglio, procedano compatti: il Coreper istruisce i lavori, ma i governi possono superare l’impasse. Se lo stallo dovesse proseguire, entreranno in scena i capi di governo giovedì.