L’ultima giornata del vertice Nato a Vilnius si apre con una dichiarazione del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che mostra la sua fiducia negli alleati e nel loro sostegno all’Ucraina: «Nella nostra agenda abbiamo assegnato per oggi tre questioni prioritarie: la prima questione riguarda i nuovi pacchetti di armi per supportare il nostro esercito sul campo di battaglia. Il secondo è l’invito alla Nato e vogliamo essere sulla stessa lunghezza d'onda con tutti e per oggi quello che sentiamo e capiamo è che avremo questo invito quando le misure di sicurezza lo permetteranno». 

Toni molto differenti da quelli usati da Zelensky nella giornata di ieri. Infatti, dopo aver appreso che la Nato non aveva intenzione di stabilire una data certa per l’adesione dell’Ucraina, Zelensky ha mostrato il suo risentimento dicendo: «È senza precedenti e assurdo che non viene fissato un lasso di tempo né per l’invito né per l’adesione dell’Ucraina. Mentre allo stesso tempo, viene aggiunta una formulazione vaga sulle condizioni per invitare l’Ucraina. Sembra che non ci sia disponibilità a invitare l’Ucraina alla Nato o a renderla un membro dell’Alleanza».

Il presidente Zelensky ha fatto trapelare con le sue parole la rabbia e la frustrazione per la mancanza di un calendario puntuale che scandisse il percorso che avrebbe portato l’Ucraina a entrare nella Nato.

Ma la rabbia del presidente ucraino sembra essersi placata in vista dell’ultimo giorno del vertice Nato, che vede Zelensky impegnato in vari incontri bilaterali in cui si parlerà principalmente degli aiuti, militari e non, che l’Ucraina riceverà nel prossimo futuro.

«Il futuro dell’Ucraina è nella Nato»

Ciò che ha fatto infuriare il presidente Zelensky è stata la decisione dei membri dell’Alleanza di non stabilire un piano temporale e una data precisa per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Infatti, nonostante nella dichiarazione firmata da tutti i membri si legga che «Il futuro dell’Ucraina è nella Nato» si è voluto comunque sottolineare l’impossibilità di ammettere Kiev finché il conflitto con la Russia non sarà terminato.

Nella dichiarazione, diffusa ieri sera, si legge: «Gli alleati continueranno a sostenere e rivedere i progressi dell’Ucraina in materia di interoperabilità, nonché ulteriori riforme del settore democratico e della sicurezza che sono necessarie. I ministri degli Esteri della Nato valuteranno regolarmente i progressi attraverso il programma nazionale annuale adattato. L’Alleanza sosterrà l’Ucraina nell’attuazione di queste riforme nel suo cammino verso la futura adesione. Saremo in grado di estendere un invito all’Ucraina ad aderire all’Alleanza quando gli alleati saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte».

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