L’opa leghista sul Remigration Summit in Toscana

Non solo banchetti informativi, interventi e locandine di militanti ed esponenti leghisti sulla remigrazione, ovvero il disegno politico che sostiene la deportazione delle persone migranti che vivono in tutta Europa. Con l’intervento del vicesegretario Roberto Vannacci al Remigration summit a Gallarate, la Lega ha ufficialmente spalancato le porte del partito a gruppi identitari di estrema destra, non solo italiani. Dopo il summit lombardo - fortemente contestato da partiti dell’opposizione, associazioni e reti antifasciste – il sodalizio si sposterà in Toscana. Proprio dove, lo scorso aprile, si era tenuto il congresso federale della Lega. La Lega abbraccia gli estremisti neri del Remigration summit Summit nero in terra rossa Lorenzo Gasperini, che sul social X si definisce Coordinatore nazionale Lega Giovani Eletti, ha annunciato che il prossimo summit sul tema della remigrazione si terrà in Toscana in concomitanza alla tornata elettorale regionale del 12 e 13 ottobre. La notizia è stata comunicata venerdì scorso in un video girato insieme ad Andrea Ballarati, organizzatore italiano del Remigration summit e presidente di Azione Cultura Tradizione; in cui i due annunciano il prossimo appuntamento. ✈️#Remigration in Toscana? ➡️Con @loregasperini parliamo di cosa sta bollendo in pentola... pic.twitter.com/4WvSHTEiPh — Andrea Ballarati (@a_ballarati) September 12, 2025 All’interno del video Gasperini annuncia: «Non ne possiamo più dei moderati e delle loro patologie. Bisogna fare in modo che si torni a difendere il nostro popolo e la nostra la nostra terra e servono idee particolari, poco moderate». Prosegue Ballarati: «Da due personaggi come noi, estremisti e pericolosi per una certa stampa, non poteva venir fuori altro». Annunciano, dunque, il prossimo evento sulla remigrazione: «Quello che fino adesso è stata una fenomenologia mediatica verrà resa una seria proposta politica, un serio proposito di cambiamento dell’emigrazionismo e dell’accoglienza estrema cui è stata vittima la Toscana, l’Italia e l’Europa intera». Remigration summit, l’hotel nega l’affitto della sala agli estremisti. Antifascisti in piazza e la strategia di Casapound Gasperini, che di mestiere è docente di storia e filosofia, lo scorso anno era stato condannato per diffamazione aggravata a mezzo stampa per aver affermato che «Arcigay diffonde la cultura finocchista nelle scuole». Ma non solo: era stato al centro delle cronache locali per aver affermato, in periodo pandemico, che «al giorno d’oggi se non sei omosex e vaccinato non sei nessuno». Nel 2020 aveva anche attaccato il diritto all’aborto, asserendo come questo fosse la prima causa di femminicidio ed era stato pubblicamente difeso dall’allora senatore della Lega Simone Pillon e dalla compagine anti scelta di Pro vita e famiglia. Nel 2023, da ex consigliere comunale a Cecina e coordinatore dei giovani salviniani di Livorno, scrisse: «Bruciate il femminismo, il nichilismo, il ‘68 e ridateci il patriarcato, ora!». Anche se il rapporto di Gasperini con la Lega è stato travagliato, è intervenuto alla prima giornata del Congresso Federale della Lega a Firenze ad aprile 2025: «Mi sono iscritto dieci anni fa perché ero federalista e identitario. Perché credevo nella difesa della famiglia, della vita, dell’identità cristiana». Proprio sui temi che uniscono le battaglie delle destre con quelle delle compagini confessionali anti scelta, è poi andato a ricordare i cosiddetti temi etici del partito: «Quante volte Lorenzo Fontana ci ha ripetuto l’importanza della vita dal concepimento alla morte naturale». Il Remigration summit nel teatro di Gallarate. Vannacci in video: «Vi do il mio sostegno» Radicalizzazione Anche se non ci sono ancora state dichiarazioni in merito da altri esponenti della Lega toscana, il sodalizio tra la Lega e esponenti di estrema destra appare saldo e compiuto, così come il concetto di remigrazione che, come Domani ha raccontato, sta penetrando nel lessico dei maggiori partiti xenofobi europei. Leonardo Bianchi, giornalista esperto di estrema destra e autore della newsletter "Complotti!", racconta: «Con questo evento la Lega compie un ulteriore passo nel processo di normalizzazione e sdoganamento della remigrazione, che non è una proposta di buon senso ma un piano anticostituzionale per deportare migranti regolari e irregolari e privare dei diritti civili cittadini ‘non assimilati’, cioè di seconda o terza generazione». Il partito di Matteo Salvini, che già era presente in forze al Remigration Summit di Gallarate dello scorso maggio, «si sta ponendo sempre più di più come referente politico istituzionale della variegata galassia identitaria e in generale di tutto ciò che si muove nell’estrema destra extraparlamentare». Remigration summit, ancora guai per gli estremisti neofascisti: il danese Rasmus Paludan fermato a Malpensa ed espulso Per Bianchi la Lega sta dunque seguendo la via tracciata da partiti alleati «come Alternative für Deutschland in Germania e Reform UK nel Regno Unito, per citarne alcuni». L’obiettivo, secondo Bianchi, è duplice: «Da un lato c’è la volontà di cavalcare la marea montante dell’estrema destra globale, che ha ricevuto un grande impulso dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca» e, dall’altro, il tentativo di «differenziarsi dagli alleati di governo di Fratelli d’Italia, adottando slogan e parole d’ordine ancora più radicali ed estreme». Una pericolosa comunione d’intenti che rischia di riunire nuovamente la galassia dell’odio nero, con una piena convergenza sul tema della remigrazione e della triade Dio, patria e famiglia. Remigration Summit, l’Italia “paese sicuro” per gli estremisti neri