L’INCHIESTA

Soldi, sedi e fondazioni. La rete finanziaria di Meloni

LaPresse
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  • Il successo di Fratelli d’Italia è stato costruito negli anni grazie anche all’appoggio di entità esterne al partito. Associazioni e organizzazioni che hanno contribuito a diffondere le idee della leader, garantito le relazioni con gli Usa e sostenuto economicamente il progetto. Dalle sedi di proprietà di An ai donatori di Adolfo Urso.
  • C’è un lato ufficiale e conosciuto della dimensione finanziaria del partito di Giorgia Meloni. E un altro, invece, distante dai riflettori. Caratterizzato da associazioni e fondazioni che solo ufficialmente sono separate da Fratelli d’Italia, al cui interno compaiono tutti i fedelissimi della leader, alcuni con incarichi di rilievo e prossimi a occupare ministeri di peso.
  • Attraverso queste entità esterne Meloni ha costruito una rete di relazioni internazionali, ha dialogato con pezzi dell’establishment dei conservatori americani, con i network conservatori che hanno ispirato le politiche neoliberiste più aggressive dei governi repubblicani e in alcuni casi hanno contaminato i programmi dei conservatori europei.
  • Nota di rettifica: *Per un errore di calcolo era stata riportata la cifra 1,6 milioni di euro di contributi pubblici ricevuti dalla fondazione Tatarella tra il 2020 e il 2021: la cifra esatta è 164.960 mila euro. 

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