una stagione di cattivi pensieri

Dentro la crisi della Fiorentina: la città divisa tra rabbia e paura rivede il precedente del ‘93

Un anno fa, in questo periodo, i Viola erano primi. Dodici mesi dopo, con 6 punti in 15 giornate, vivono il momento più cupo dell’ultimo decennio. In campo facce impaurite o distratte, la retrocessione sembra già cosa fatta, ma una rosa del genere non può valere un ultimo posto così fragoroso. C’è chi invoca un altro cambio di allenatore e chi vorrebbe smontare la squadra. Intanto alla prossima arriva l’Udinese, che agli occhi dei tifosi rappresenta un triste richiamo con il passato

«I centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi», diceva un particolarmente ispirato Al Pacino nei panni di Tony D’Amato in una scena madre di Ogni maledetta domenica, nei panni di un coach geniale e profondamente stanco. Ed è in una maledetta domenica pomeriggio, grigia come può esserlo solo una giornata di metà dicembre, con la luce che se ne va in fretta per lasciare spazio al buio, alle nuvole e ai cattivi pensieri, che è apparsa palese la differenza di postura tra la Fiore

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