ascolti tv in calo. l’11 ottobre il giro di Lombardia, lo sloveno ancora favorito

Corrono in tanti, vince solo Pogačar. Il ciclismo è sempre meno attraente

Agli ultimi Europei di ciclismo Tadej Pogacar ha staccato tutti a 75 chilometri dal traguardo. Dopo quella ai Mondiali in Ruanda, un'altra cavalcata solitaria (FOTO AFP)
Agli ultimi Europei di ciclismo Tadej Pogacar ha staccato tutti a 75 chilometri dal traguardo. Dopo quella ai Mondiali in Ruanda, un'altra cavalcata solitaria (FOTO AFP)

All’ultimo Tour de France spettatori in calo in quasi tutti i mercati, Italia compresa. In un anno il fenomeno ha vinto quasi metà delle gare a cui ha preso parte. Non esiste una tattica che gli avversari possono adottare. E l’assenza di incertezza è nemica dello spettacolo, in un’epoca in cui tutto deve essere più veloce per affascinare i giovani. L’ex corridore Modolo: «Una volta si accendeva la tv a 100/120 km dal traguardo, ora la si spegne». Il giro di Lombardia: lo sloveno ancora favorito

Siamo passati nell’arco di dodici mesi da un opposto all’altro: dalla sensazione di vivere nel momento più felice del ciclismo degli ultimi quarant’anni all’idea che le corse siano diventate improvvisamente noiose, o comunque scontate. Non è soltanto una percezione che si è impressa nei nostri cuori, ci sono i numeri ad appoggiarla. Gli ascolti televisivi dell’ultimo Tour de France hanno mostrato un calo generale in quasi tutti i mercati principali del ciclismo: Italia, Paesi Bassi, Belgio e la

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