Per la prima volta la manifestazione si tiene in Africa. L’obiettivo è far crescere il movimento nel continente, ma il rischio è un grande flop tra prezzi alle stelle, nazionali che manderanno selezioni ridotte, l’altitudine e le preoccupazioni per la guerra nel vicino Congo, con Kigali che sostiene i gruppi ribelli M23. Ma il console Davite assicura: «È un paese piccolo, in grande crescita economica e sicuro»
Dice David Lappartient, presidente francese dell’Union cycliste internationale, che il suo sogno era portare il Mondiale di ciclismo in Africa. Ancora un mese e quel sogno sarà realtà, dopo tanti ostacoli e polemiche anche feroci: a Kigali, in Ruanda, si svolgerà la prima rassegna iridata nel continente africano. Per quanto riguarda la gara élite maschile, il 28 settembre, il favorito numero uno sarà il campione del mondo in carica, Tadej Pogacar, esattamente come lo è al Tour de France, al Giro



